Il Registro è costituito dalle seguenti banche dati:
■ elenco delle varietà e cloni iscritti al registro nazionale con i rispettivi estremi amministrativi relativi all’iscrizione. Il database viene aggiornato successivamente alla pubblicazione in Gazzetta (G.U.) dei decreti ministeriali (d.m.) di aggiornamento del Registro. L’attuale situazione è aggiornata all’ultimo decreto;
■ descrizione delle varietà (scheda ampelografica) riprese dalle pubblicazioni scientifiche o dai fascicoli presentati per la richiesta di iscrizione delle varietà nel Registro. Questo lavoro è in fase di completamento;
■ denominazione d’origine e indicazione geografica dei vini alle quali concorrono le singole varietà. Il database attuale è aggiornato e viene costantemente mantenuto tale;
■ dati delle produzioni di barbatelle per varietà, clone e categoria (base, certificato e standard). I dati sono attinti dagli archivi relativi alle annuali denunce di produzione dei materiali di moltiplicazione della vite. La situazione attualmente rappresentata si riferisce al periodo 1990-2004 ed è stata predisposta utilizzando i dati esistenti presso il “CREA – Viticoltura ed Enologia”.
A seguito del passaggio di competenze in materia alle Regioni non è stata più realizzata la concentrazione dei dati presso il “CREA – Viticoltura ed Enologia”. Si è dovuto, quindi, procedere ad una raccolta dei dati presso le Regioni per gli anni 2005-10. Per detto intervallo si sta completando la verifica e l’organizzazione dei dati al fine della loro immissione nel software.
L’aggiornamento dei dati è annuale e, d’ora innanzi, per l’utilizzo, da parte dei Funzionari delle Regioni e dei vivaisti, del software per la predisposizione delle annuali denunce di produzione dei materiali di moltiplicazione della vite detto aggiornamento dovrebbe essere più tempestivo;
■ descrizione sintetica delle principali caratteristiche dei cloni sulla base di una scheda tipo predisposta dal “CREA – Viticoltura ed Enologia”. Le informazioni contenute nelle schede sono state curate per lo più dai costitutori dei cloni o dal “CREA – Viticoltura ed Enologia” sulla base dei dati forniti dal costitutore o della richiesta di iscrizione del clone al Registro. Il lavoro è in fase di completamento. Ci sono alcune difficoltà a reperire le informazioni per i cloni più datati;
■ photogallery. E’ un set di foto per ogni varietà relative al germogliamento, alla foglia adulta e al grappolo a maturazione. Per alcune varietà è presente anche la fase di vivaio. L’archivio fotografico è originale ed è costituito, attualmente, da circa 5.000 immagini in corso di integrazione. Il lavoro non è ancora completo a causa dell’elevato numero di varietà iscritte, della diversa cadenza temporale e breve durata delle fasi vegetative e della dislocazione degli impianti sul territorio nazionale.
Aspetti normativi
La Direttiva 68/193/CEE, relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite, dispone l’istituzione, in ogni Stato della CE, del Registro nazionale delle varietà di viti nel quale elencare le varietà i cui materiali di moltiplicazione sono ammessi al commercio.
La Direttiva 2004/29/CE, relativa alla fissazione dei caratteri e delle condizioni minime per l’esame delle varietà di viti, stabilisce la procedura per l’accertamento dei caratteri di distinguibilità, stabilità ed omogeneità che le varietà devono possedere per entrare nel Registro.
Il D.M. 24 giugno 2008, modifica del protocollo tecnico di selezione clonale della vite, fissa le norme per la valutazione dei cloni ai fini della loro iscrizione al registro.
L’iscrizione al registro e la cancellazione dallo stesso delle varietà e dei cloni è disposta con decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Registro è costituito dalle seguenti sezioni: vitigni da vino, vitigni da uve da tavola, vitigni a destinazione particolare, vitigni per portinnesto, elenco Nuclei di premoltiplicazione viticola ed elenco proponenti l’omologazione dei cloni.
Titolare del Registro è il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che, per la sua conservazione e aggiornamento, si avvale del “CREA – Viticoltura ed Enologia” di Conegliano.
Alcune informazioni contenute nel Registro sono utilizzate anche per le seguenti finalità previste dalla normativa relativa all’OCM vino: classificazione delle varietà di viti e sinonimi di varietà che possono essere utilizzati per la designazione dei vini.