In Italia, la sindrome della “moria del kiwi” è una malattia che ormai interessa gli impianti di actinidia lungo tutto il Paese, con una incidenza più elevata negli areali del Nord Italia, dove le prime piante malate sono state rinvenute nel 2012. Le cause di questo fenomeno sono oggetto di numerose interpretazioni, con diverse scuole di pensiero che propongono pareri spesso contrastanti.

A causa della complessità del fenomeno, nel 2020, il Comitato Fitosanitario Nazionale ha ritenuto opportuno istituire uno specifico Gruppo di lavoro tecnico-scientifico al fine di coordinare le attività di ricerca e definire linee guida per la gestione della problematica sulla base dei risultati provenienti da tali attività. Le direttrici indicate dal Comitato, sulle quali orientare i lavori del Gruppo di Lavoro, sono le seguenti:

  • Definizione dei criteri di indagine per determinare gli areali in cui si manifesta il fenomeno
  • Definizione delle misure utili a rallentare il manifestarsi del fenomeno, al fine di fornire le prime indicazione alle aziende
  • Definizioni delle linee di ricerca multidisciplinari che affrontino gli aspetti legati alla relazione clima – suolo, alla fisiologia della pianta, nonché agli organismi nocivi secondari.

Fra le attività condotte dal Gruppo di lavoro, sono state presentate le linee guida “moria del kiwi”, e le schede tecniche per quantificare il danno economico (scheda 1) e per supportare lo studio sulla interazione delle cause (scheda 2).

Nel 2022, è stata finanziata una ricerca per la gestione, verifica ed elaborazione, con tecniche di statistica avanzata, dei dati disponibili, per la definizione di misure utili a contrastare il manifestarsi della sindrome. Il Gruppo di lavoro ha indicato lo spin-off dell’Università di Piacenza HORTA S.r.l., la cui metodologia e risultati sono descritti nella relazione del progetto.

Attualmente, il Gruppo di Lavoro è impegnato nella predisposizione di un progetto di ricerca e sperimentazione multidisciplinare che privilegi, oltre alla determinazione delle cause eziologiche, la verifica dei potenziali rimedi alla “moria del kiwi”.