Dal 2020 si sono susseguite le campagne di lancio del parassitoide della Cimice asiatica, Trissolcus japonicus, nelle Regioni che ne hanno fatto istanza al Ministero dell’Ambiente a partire da Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Province autonome di Bolzano e di Trento, dove nel 2019 su vaste superfici coltivate le produzioni ortofrutticole sono state dimezzate dai danni provocati dalla Cimice, con pesanti ricadute economiche per i territori colpiti.

Nel 2021 hanno ricevuto l’autorizzazione ad effettuare i lanci le Regioni Liguria, Umbria, Marche, Sardegna e Campania e l’anno successivo la Toscana. Tutti i dettagli tecnico-organizzativi legati alle attività di lancio del parassitoide della Cimice asiatica, Trissolcus japonicus, sono definiti e concordati nell’ambito del Tavolo tecnico-scientifico nazionale di coordinamento istituito ad hoc dal Servizio fitosanitario centrale del MASAF. Al Tavolo, che è presieduto e coordinato dal Servizio fitosanitario centrale, prendono parte i rappresentanti designati dai Servizi fitosanitari delle Regioni interessate.

Per il 2024, le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Province autonome di Bolzano e di Trento, alla luce dei risultati raggiunti, hanno concordato di sospendere le attività di lancio e concentrarsi nell’attività, non meno impegnativa, di monitoraggio dei siti dove sono stati effettuati i rilasci. Infatti, dopo le intense campagne di lancio completate, sulla base delle evoluzioni positive delle popolazioni del parassitoide sfruttando le ovature della cimice nel periodo 2020-2023 e dei principi della lotta biologica classica (inoculativa), si ritiene che il parassitoide possa proseguire autonomamente il percorso di diffusione sul territorio e di crescita naturale delle sue popolazioni. Il parassitoide dovrebbe, pertanto, mostrare un sempre più crescente impatto sulle popolazioni di cimice. In ogni modo, sulla base dei risultati del monitoraggio 2024 sarà possibile valutare, eventualmente, la necessità di effettuare nuovi rilasci del parassitoide nel 2025 anche in aree specifiche.

Le Regioni Liguria, Umbria, Marche, Sardegna e Campania, dove sussiste una pressione della cimice asiatica inferiore rispetto alle regioni precitate, hanno concordato sulla necessità di proseguire nel 2024 le attività di rilascio del parassitoide mantenendo indicativamente lo stesso numero di siti mentre la Toscana procederà ad effettuare il rilascio per l’ultimo dei tre anni di lanci, come previsto nella programmazione iniziale approvata dal Ministero dell’Ambiente.

La Regione Lazio, a seguito del preoccupante incremento delle popolazioni di cimice asiatica registrato su colture rilevanti del comparto agricolo regionale quali il nocciolo, nel 2024 ha fatto istanza al Ministero dell’Ambiente per aderire a questo programma e intraprenderà la prima campagna di lanci del parassitoide sul proprio territorio.

Di seguito sono consultabili le sezioni specifiche nelle pagine web dei Servizi fitosanitari regionali coinvolti nelle campagne di lancio: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, MarchePiemonteSardegna, Toscana,  Umbria, Veneto e Province autonome di Bolzano e di Trento.